La motivazione nell'allenamento

Ho scritto questo post con lo scopo di darvi uno spunto e cercare di motivarvi ad allenarvi parlando della mia personale esperienza.

Ricollegandomi a post scritti in precedenza, ho spiegato e ripetuto che, a differenza di colleghi o altre persone del settore, il mio lavoro non sia condizionato dal fattore estetico. é anche vero che la maggior parte delle persone si iscrive in palestra per avere un miglioramento della propria corporeità e che pure io, quando ho iniziato, l'ho fatto principalmente ponendomi lo stesso obiettivo. Da qui, può sorgere una domanda: adesso come mi alleno? per cosa mi alleno?

Adesso mi alleno per mantenere un buono stato di salute articolare, muscolare e cardiovascolare e, oltre a questo principio di base, associo esercizi per migliorare il mio livello di atletismo: in realtà migliorare quest'ultimo aspetto si è rivelato essere la vera motivazione che mi ha portato ad avvicinarmi e iscrivermi in palestra.

Inizialmente associavo il cambiamento fisico al miglioramento dell'atletismo ma, col tempo, studiando e sperimentando su me stesso, ho potuto constatare che il miglioramento del fisico non è sempre associato a un miglioramento della prestazione atletica. Esistono diverse metodiche di allenamento ed esse variano in relazione agli obiettivi individuali: a seconda dell'obiettivo che si vuole raggiungere, sia esso estetico o di performance, diverse tecniche di allenamento risultano fondamentali per raggiungere il proprio scopo più velocemente.

Rispondendo dunque alla domanda posta inizialmente, mi alleno per il mio benessere fisico e per riuscire a migliorare le mie capacità atletiche e lascio che il miglioramento fisico-estetico sia una diretta conseguenza del mio allenarmi e non un fine. Ponendo l'estetica come unico fine, si rischia di entrare in un circolo vizioso in cui di non si è mai soddisfatti del risultato raggiunto e questo è dovuto al fatto che l'estetica corporea è un fattore soggettivo e relativo che dipende da noi stessi e dal periodo in cui viviamo e quindi è una qualità che difficilmente è misurabile oggettivamente un obiettivo invece come l'aumento della performance (nel mio caso le capacità atletiche) è valutabile attraverso diversi modi, più o meno oggettivi, che ne possono quantificare l'effettivo miglioramento. Per concludere, un oggettivo miglioramento della performance (essere più veloci, più resistenti, più forti, più abili nello scalare ecc...) è la chiave che può portarci soddisfazione e voglia di continuare nel percorso che si è intrapreso, rendendo l'allenamento una pratica piacevole e duratura nel tempo.

Alberto Bonardi

Fabio Zubani