Fitness cardiovascolare e performance aerobica.

Ciao a tutti! Oggi vorrei introdurre alcuni parametri che vanno ad influenzare i due aspetti di cui sopra. Premetto che questo post vuole essere un’introduzione basilare per tutti coloro che praticano attività aerobica per mantenersi in forma, e non è quindi rivolto alle persone che praticano invece attività a livello agonistico con finalità di performance specifiche, poiché in tal caso gli argomenti dovrebbero essere ulteriormente approfonditi.
Il primo parametro di cui vado a parlare viene misurato in fisiologia ed è il cosiddetto “massimo consumo d'ossigeno”. In breve, possiamo definire questo parametro come il valore che definisce la salute e l'efficienza del nostro sistema cardio vascolare. Alti valori di questo indicatore sono associati ad un'elevata efficienza di contrattilità cardiaca, un'efficiente captazione muscolare di ossigeno e un’alta frequenza cardiaca massima. Tendenzialmente, le modificazioni che comporta l'allenamento sono a carico delle prime due componenti; la massima frequenza cardiaca è invece un fattore genetico.

Avere un valore di VO2max elevato comporta quindi ottime performance a livello di resistenza? La risposta più corretta è “non necessariamente”, poiché l'altro fattore che va a determinare la qualità della performance, ossia il secondo parametro da prendere in considerazione, è l'economia del gesto, ovvero la tecnica. Ad una tecnica migliore corrisponde infatti un minor dispendio energetico ed esso nel lungo periodo porta ad una performance di resistenza migliore. Un consiglio pratico per migliorare questi due parametri, se praticate attività aerobica di qualsiasi tipo (corsa, cyclette, ecc.), è quello di variare le velocità nel vostro allenamento. Questo vi permetterà infatti di lavorare a frequenze cardiache più alte, grazie alla diversificazione degli stimoli a livello cardio vascolare, abituandovi inoltre a correre ad una velocità più elevata cercando di mantenere una tecnica corretta (solitamente, per chi non è abituato, è controproducente correre per tanto tempo a velocità alte: la tecnica si deteriora e c’è il rischio di farsi male a livello articolare.

Di Alberto Bonardi.